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Contrattazione Decentrata di II livello

In occasione della convocazione del 13 gennaio sul proseguo della trattativa del rinnovo della contrattazione decentrata (contratto aziendale di II livello), la nostra sigla sindacale ha ritenuto, responsabilmente, di richiedere al tavolo una necessaria quanto opportuna sospensione della discussione in quanto ci si trova in questo momento, dinnanzi ad un evidente elemento di novità, determinante per il buon fine della contrattazione integrativa stessa. Ovvero, come già detto nella precedente comunicazione, siamo in presenza di una “preintesa” tra le Organizzazioni Sindacali Nazionali e Federculture, siglata il 30 dicembre 2015, a riguardo del rinnovo del nostro Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, dove vengono dettati alcuni impegni negoziali che dovranno essere affrontati in un arco temporale molto breve e che dovrà esaurirsi entro il 15 marzo, data ultima per la firma del rinnovo, oltre il quale, in assenza di accordo, vi sarà l’attribuzione, a titolo di acconto, di una quota pari all’1,5% (un terzo dell’ammontare minimo complessivo dell’incremento tabellare stabilito nella cifra del 4,5%) con decorrenza dal 1 gennaio 2016 e a valere dal 1 aprile 2016.
Si ritiene che il rinnovo del CCNL Federculture, prevedrà una serie di elementi utili e funzionali al rinnovo del Contratto Decentrato Aziendale, sia di natura normativa che economica, che potranno servire da riferimento per una contrattazione corretta ed efficace al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
E’ oltretutto da considerare che uno dei punti fissati nella preintesa è rappresentato dall’impegno a valorizzare in maniera adeguata la contrattazione decentrata a livello aziendale e, va ricordato, che di norma la contrattazione di II livello non può che essere più favorevole rispetto a quella prevista nel Contratto Nazionale. Motivo per cui è necessario che si capisca in quale modo si intenda dar seguito a tale impegno e soprattutto si possa essere nelle condizioni di prendere in considerazione i giusti parametri di riferimento che verranno introdotti proprio nel rinnovo del CCNL Federculture. Ciò che si ritiene oltretutto di sottolineare è quanto accaduto ieri nel corso della contrattazione pomeridiana, a latere della discussione sulla tematica del Turismo.
Senza alcuna volontà di enfatizzare quanto avvenuto, ma con l’intento di ricondurre tutto ad una ragionevole valutazione, come nostro stile di sempre, crediamo sia il caso però di evidenziare che si è stati testimoni “attivi” di uno scambio di opinioni abbastanza sostenuto, in quanto ci si è resi conto che l’AD non fosse a conoscenza della posizione della nostra Organizzazione e a seguire delle altre, manifestata proprio nel corso dell’apertura della discussione del Contratto Decentrato. Ovvero in quella occasione, abbiamo affermato che avremmo iniziato la contrattazione soltanto se questa avrebbe riguardato sia la parte normativa che quella economica e che per noi, non si poteva firmare soltanto una “pezzo” di rinnovo ma che il contratto è composto da entrambe le parti e pertanto la discussione doveva riguardare tutto l’insieme.

Concordi anche le restanti Organizzazioni Sindacali, avendo alcune, tra l’altro apportato la stessa nostra sottolineatura. Oggi si rimane basiti dal fatto che questa importante e sostanziale premessa delle OO.SS., propedeutica all’inizio dei lavori, è rimasta evidentemente ignorata da chi è stata delegata alle trattative, dato lo stupore dell’Amministratore Delegato. Mentre vi scriviamo, riceviamo la notizia, senz’altro positiva, che nel corso di una riunione del Consiglio Direttivo di Federculture, che aveva all’ordine del giorno l’approvazione della preintesa del 30 dicembre, si è proceduto alla ratifica dell’accordo con mandato di proseguire al rinnovo del Contratto Nazionale secondo quanto previsto nel documento stesso.
Questo elemento di considerevole novità, in quanto è da ricordare che nel corso della riunione del 13 gennaio l’AD di Zètema affermava i pareri contrastanti manifestati all’interno di Federculture relativamente all’accordo e l’evidente rischio che poteva essere annullato, apre uno scenario certamente più rassicurante che sicuramente potrà riporci nella condizione di continuare la contrattazione dell’Integrativo, ferme restando alcune condizioni per noi già manifestate e imprescindibili. Ovvero la necessità che la discussione riguardi entrambi i “pezzi” contrattuali, ossia la parte normativa quanto quella economica e che la contrattazione prosegua di pari passo con quella Nazionale di Federculture, dove quest’ultima dovrà rappresentare il riferimento costante per quella Integrativa.

Crediamo che la positiva evoluzione della trattativa nazionale ci metta nella posizione di poter affrontare il rinnovo della parte normativa e soprattutto di quella economica del Contratto Integrativo. Lo spirito unitario dei sindacati nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale deve essere da esempio a tutte le sigle sedute al tavolo.
Le corse solitarie nella storia sindacale hanno sempre portato alla rovina del mondo del lavoro e delle condizioni dei lavoratori!

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