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Resoconto del primo tentativo di conciliazione del 10 ottobre 2018

Il 10 ottobre l’Azienda, attivando le procedure di “raffreddamento” previste dalla protesta che abbiamo posto in essere, ci ha convocato nel tentativo di conciliazione su tutte le nostre rivendicazioni.
L’ Amministratore Delegato ed il Responsabile del Personale nel corso dell’incontro, durato oltre le tre ore, hanno preso atto degli articolati punti per i quali abbiamo indetto lo stato di agitazione, con spirito collaborativo, mostrando attenzione su tutti i temi trattati.
Abbiamo discusso dei seguenti punti:
– Eccessivo ricorso, nei Musei, al personale esterno (società H501), nonché al lavoro straordinario di lavoratori dipendenti, con conseguenti costi aggiuntivi per l’Azienda a fronte della possibilità di ampliare in via definitiva l’orario dei part-time, sia nel settore custodia che biglietteria, nel rispetto delle graduatorie in essere. Abbiamo espresso la necessità che si provveda agli ampliamenti di orario in sostituzione delle persone non più impiegate nel settore e per quelle di prossimo pensionamento, ma soprattutto di prevedere ulteriori ampliamenti;
– L’impossibilità, per il personale custodia “jolly”, di organizzare la propria vita privata per il fatto di ricevere i turni solo il venerdì pomeriggio per la settimana e la quasi totalità di orari pomeridiani assegnati, oltre che la frequente scelta aziendale di collocare i giorni di Riposo Lavorativo (Ri.La.) nei giorni festivi. Si è chiesta una evidente disponibilità, anche in via sperimentale, di prevedere una organizzazione che possa permettere una programmazione mensile dei turni o almeno quindicinale. In alternativa la corresponsione di una indennità di disagio;
– La mancata estensione dei Buoni Pasto al personale museale in turno di fasce affini di cui all’atto di diffida e messa in mora del 24 luglio 2018. La necessità che i buoni pasto siano integrati, nell’immediato, a quei lavoratori del settore museale con fasce affini a cui oggi non vengono riconosciuti. Si è espressa la disponibilità, in un successivo tavolo sindacale e alla presenza delle altre OO.SS., di poter ampliare tale riconoscimento anche ad ulteriori settori;
– Disagio costante all’interno dei siti museali dovuto alle temperature troppo calde di estate e troppo rigide di inverno, chiedendo che si provveda ad una verifica dei siti nei quali poter intervenire con condizionatori e stufette, oltre che ampliare i siti ai quali oggi è riconosciuta l’indennità di disagio;
– Mancata riorganizzazione, per le biglietterie, che dovrà essere oggetto di uno specifico tavolo sindacale con le altre OO.SS.;
– La necessità che si possa convenire con l’Amministrazione una modifica sugli orari dei PIT di “Fiumicino” e di “Termini”, per risolvere il disagio dei lavoratori del settore;
– La necessità che si convenga che il personale afferente al Turismo (PIT, Call Center e lavoratori in servizio presso il Dipartimento), a ragione della loro alta professionalità, siano oggetto di valorizzazione e pertanto debbano essere compresi anche loro nel percorso di valorizzazione previsto dall’art. 64ter, secondo le modalità che si potranno condividere nel tavolo sindacale con le altre OO.SS..
Continuando lo stato di agitazione, rimaniamo in attesa del secondo incontro previsto, sperando sia risolutivo, in cui si stipulerà un documento, che costituirà il verbale di conciliazione. Se invece si riterrà che non ci siano le soluzioni alle rivendicazioni oggetto dello stato di agitazione, si procederà con le azioni di sciopero previste dalla norma.

Scarica il comunicato Volantino_primo tentativo di conciliazione

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